Aragozzini, Vincenzo
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Dati anagrafici
luogo e data di nascita: Milano - 02/06/1891
luogo e data di morte: Milano - 10/08/1974
Notizie storico/biografiche
Vincenzo Aragozzini nel 1905 lavora come garzone nello studio del fotografo e cineasta Luca Comerio (Milano 1878-1940): qui impara la tecnica fotografica e si appassiona. Nel 1912 fa una breve esperienza societaria con Pietro e Guido Sciaccaluga: fonda lo studio Sciaccaluga & Aragozzini in via Solferino, 11. Nel 1913 Aragozzini apre il suo primo studio fotografico nel cuore della città, in Galleria De Cristoforis, 58. Nell'arco di solo dieci anni documenta le vicende della Prima Guerra Mondiale, diventa fotografo ufficiale della Famiglia Reale, fotografo del Touring Club Italiano, acquista notorietà nel mondo dell'arte. Lavora frequentemente per il Comune di Milano documentando il patrimonio artistico-architettonico e diversi progetti urbanistici. É anche un fotoreporter: su "L'Illustrazione Italiana" vengono pubblicate le sue riprese sulle visite e le celebrazioni pubbliche dei Reali, di Benito Mussolini e dei podestà di Milano. Dopo la nomina di Cavaliere della Real Casa, nel 1925 riceve la nomina di Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia. Dagli anni Venti si distingue anche nel mondo dell'industria milanese: lavora per aziende come la Pirelli, l'Azienda Elettrica Municipale, la Fiera Milano, la Montecatini. Nel 1934 diventa socio di Mario Crimella, Mauro Camuzzi e del ragioniere Riccardo Rizzi: all'interno dello Stabilimento Fototecnico Crimella, Aragozzini dirige il reparto di fotografia industriale, Camuzzi il reparto di fotografia artistica, Crimella il reparto rotativa per la produzione di cartoline. Aragozzini nel 1950 apre il suo secondo studio personale in via Borsieri, 29. Tra i suoi diversi collaboratori non va dimenticato l'amico Dino Zani, specializzato nella riproduzione di opere d'arte e abile anche nei lavori in esterno. Sono anni di intensa attività soprattutto nel campo della fotografia industriale: la sua intraprendenza, il suo virtuosismo tecnico e la qualità delle sue immagini hanno fatto di lui uno dei fotografi più richiesti nel corso di tutto il Novecento. Nel 1970 il figlio Fulvio rileva la ditta e continua l'attività del padre in via Borsieri fino al 1986. I servizi fotografici commissionati dal Comune di Milano vengono acquistati nel 1934 e conservati al Civico Archivio Fotografico di Milano: negativi su lastra di vetro alla gelatina bromuro d'argento, un negativo su pellicola, positivi su carta ai sali d'argento (tot. 2000 fotografie circa). Fonte: Ilaria Calamera, Vincenzo Aragozzini (1891-1974) un fotografo tra tradizione e modernità nella Milano del Novecento, tesi di laurea magistrale, Università degli Studi di Milano, a.a.2017-2018, relatrice Silvia Paoli, correlatore Giorgio Zanchetti.
Milano - Chiesa di S. Giovanni Battista alla Bicocca. Veduta.
sec. XX inizio (sec. XX prima metà)Aragozzini, Vincenzo
DETAILSMilano - Chiesa dei Ss. Nabore e Felice. Veduta della chiesa ancora in costruzione.
1935 ( - 1935 ante)Aragozzini, Vincenzo
DETAILSMilano - Chiesa di S. Paolo. Veduta della chiesa tra via Taormina e via Veglia.
1934 ( - 1934 ante)Aragozzini, Vincenzo
DETAILSMilano - Palazzo moderno in piazza Novelli, angolo via Gustavo Modena.
1934 (sec. XX secondo quarto)Aragozzini, Vincenzo
DETAILSMilano - Palazzo dell'Arte. Veduta del porticato verso il parco Sempione.
1932 (sec. XX secondo quarto)Aragozzini, Vincenzo
DETAILSMilano - Palazzo dell'Arte. Veduta del porticato verso il parco Sempione.
1932 (sec. XX secondo quarto)Aragozzini, Vincenzo
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