Asia - Malesia - tribù Sakai - coppia di indigeni - esploratori europei - pipa - fucile
Asia - Malesia - tribù Sakai - coppia di indigeni - esploratori europei - pipa - fucile
Appartenente alla raccolta Cerruti
Data
1906 ante -
Autore
Cerruti, Giovanni Battista
Tecnica
negativo, gelatina bromuro d'argento/vetro
Misure
Formato: 13x18
Collocazione
Lastre Antiche, inv. A 22241
Luogo di conservazione
Civico Archivio Fotografico - Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco - Piazza Castello - Milano (MI)
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AUTHORCerruti, Giovanni Battista 1850/ 1914
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COLLECTIONLastre Antiche Il Fondo Lastre Antiche si compone di sei sezioni di fotografie negative, divise per dimensione, che partono dal formato delle lastre più piccole, A, per arrivare al più grande, F. Il nucleo più consistente delle lastre più antiche, di formato A, è databile tra il 1894 e il 1910 circa: attorno al 1894 i materiali del Museo Patrio Archeologico, conservati fino ad allora presso l'Accademia di Brera, vennero collocati negli spazi ristrutturati del Castello Sforzesco, in base alle indicazioni di Luca Beltrami. Proprio questi reperti - molti dei quali provenienti da edifici religiosi secolarizzati o distrutti - furono oggetto di una campagna fotografica promossa dallo stesso Beltrami per documentare ogni singolo pezzo "in entrata" nel museo, e le fotografie risultanti costituirono il primo nucleo del futuro Archivio Fotografico: le riproduzioni eseguite su lastre secche alla gelatina d'argento di formato 13 x 18 furono affidate al fotografo Antonio Paoletti, autore anche del primo inventario, l'Inventario Paoletti, del 1910, che riporta l'elenco delle "Fotografie fatte eseguire per cura del sen. Luca Beltrami", in cui era registrato il numero delle negative e il loro soggetto. Il fondo Lastre Antiche, naturalmente fragile, ha risentito molto più degli altri fondi dell'Istituto dei danni subiti dal Castello Sforzesco durante la seconda guerra mondiale né, in seguito, ha goduto della necessaria considerazione in ambito culturale e/o delle pratiche conservative, subendo la sorte riservata ai negativi, considerati non prioritari, in generale, rispetto alle stampe positive. Dei circa 42.263 negativi superstiti è stata restaurata e catalogata scientificamente una parte delle lastre di formato A. La catalogazione del fondo, tutt'ora in corso, interesserà progressivamente anche gli altri formati; è condotta col sistema SIRBEC della Regione Lombardia che segue gli standard ICCD per la scheda F. Costanti aggiornamenti dei dati vengono effettuati parallelamente al progredire degli studi relativi al fondo.